A seguito della crisi causata dalla sospensione del sindaco Falcomatà, abbiamo presentato una mozione di sfiduciaregolarmente protocollata presso l’Ufficio del Presidente del Consiglio il 22 novembre 2021. La mozione non è stata firmata dai consiglieri delle altre minoranze, ciò che ha fatto perdere l’occasione di discutere la sfiducia in Consiglio comunale e sancire il fallimento politico e amministrativo della maggioranza.
Avremmo avuto – tutte le minoranze – i numeri per portare la sfiducia in Consiglio Comunale! Lì avremmo avuto modo di sancire il fallimento politico e amministrativo di questa amministrazione comunale e quindi votare la sfiducia al Sindaco. Sempre lì, nella sede del Comune, qualora non si fosse riuscito a sfiduciare, avremmo avuto presentare le dimissioni direttamente in modo irrevocabile ed immediatamente efficace.
Siamo sempre stati convinti della necessità di ornare al voto, ma anche che occorresse farlo davvero e nei modi e nei termini che consentissero di fare una seria valutazione politica della pessima gestione Falcomatà.
Abbiamo più volte rinnovato l’invito all’opposizione a firmare la mozione di sfiducia.
Solo così saremmo stati in grado di fare, finalmente, un ragionamento politico, di chiudere con questa amministrazione, di tornare al voto, di discutere del futuro di questa città all’interno del Senato cittadino, senza farci colonizzare da decisioni calate dall’alto, che siano i feudi del centrosinistra o le segreterie politiche nazionali del centrodestra, che indicano rispettivamente la via del rimpasto e quella delle dimissioni condizionate.
E stiano certi tutti che, nel caso delle reali intenzioni di andare dalla Segreteria Generale per dimettersi davvero in maniera irrevocabile, la firma di Saverio Pazzano non mancherà.
Siamo ancora in tempo. Si discuta la sfiducia e si torni finalmente alle urne!