Reggio ha sete, tanta sete.
Da ogni parte si segnalano guasti alla rete idrica con relativa dispersione di acqua per le strade. La rete idrica è certamente obsoleta, a questo si aggiunge il fatto che non esista una mappa aggiornata e che nella maggior parte dei casi nuove linee di condotta si affianchino alle vecchie, che restano in uso: ecco perché, sulla stessa via, alcune abitazioni ricevono l’acqua e altre no.
C’è un serio disordine, tanto per cambiare, e anche questo contribuisce a rendere più complicata la vita della cittadinanza.
Oggi sappiamo che diversi milioni di euro sono finanziati per l’ammodernamento della rete in alcune aree del territorio comunale. Lo diciamo chiaramente: senza una mappa ordinata e aggiornata della rete idrica, nonostante gli ammodernamenti, ci ritroveremo nella stessa situazione di oggi, con gli stessi problemi gestionali, con gli stessi disservizi.
In questo scenario il tema delle riparazioni ai guasti della rete idrica comunale è importantissimo. Per il “servizio reti idriche” il Comune paga mensilmente un canone di circa 80.000 euro a Castore, per cui possiamo dire che i cittadini spendono annualmente circa 1 milione di euro, con gli esiti che riscontriamo. Questa cifra, certamente importante, non garantisce comunque un servizio efficiente, soprattutto quando apprendiamo che in alcune aree del Comune i cittadini per la riparazione guasti devono ricorrere al fai da te. Non sappiamo se esista un cittadino soddisfatto del servizio di manutenzione, se esiste noi non lo conosciamo.
Questo non dipende dai lavoratori che effettuano le riparazioni, ma ancora una volta dall’assenza di una programmazione a monte, di un reale e controllato coordinamento, che rende complessivamente inefficace il lavoro svolto.
Castore effettua mensilmente una media di 300 interventi di ripristino guasti sulla rete cittadina. Diverse volte interviene sullo stesso punto o su tratti della rete vicini al guasto precedentemente ripristinato.
Considerata la vastità della rete comunale e il numero di guasti, non tutti gli interventi vengono svolti dal personale della società in house del Comune, ma alcuni vengono affidati ad altre ditte.
Un Governo della città serio, piuttosto che arroccarsi nella retorica del “va tutto bene, comunque non potrebbe andare meglio, e chi non lo capisce è un riggitano” dovrebbe interrogarsi sulla qualità dei servizi erogati e monitorarli costantemente. Considerato, ribadiamo, che spendiamo circa un milione di euro per il servizio di manutenzione ordinaria.
Andrebbe fatto un serio report per capire per quale ragione negli stessi tratti -o in tratti prossimi- i guasti si ripetano e se non sia più economico ed efficace per le tasche cittadine intervenire con modifiche strutturali di quel tratto di rete. Lo stesso report, per valutare l’efficienza del servizio, dovrebbe tenere conto dei tempi medi che passano tra la segnalazione di un guasto e la riparazione, considerato che vi sono guasti segnalati che restano irrisolti per diverse settimane.
Ancora una volta quello che occorre è un chiaro lavoro programmatico, un lavoro che potrebbe liberare la cittadinanza da quella pesante sensazione di arbitrio, casualità, impotenza nella quale ormai questa Amministrazione ci ha abituati a vivere.